Dal carattere ritmato e sincopato il Cha Cha Cha ha il suo esordio nei club dell'Avana agli inizi del 900. All'epoca le Orchestre Cubane erano rapide a catturare ed interpretare nuovi stili di ballo e creare nuove musiche dal "sabor caraibico" per i danarosi turisti americani. Uno di questi stili nasce proprio dal rumore dei passi dei ballerini durante la danza che provocava un suono particolare, un suono come "Cha Cha Cha".
Il suo ideatore, Enrique Jorrín, compositore e direttore d'orchestra, durante l'esecuzione di un mambo, notò che alcuni ballerini non effettuavano la pausa sul battito slow, ma continuavano a muovere i piedi in chassè.
Fu così che Jorrín iniziò a comporre numerosi brani incentrati sul nuovo ritmo sincopato che i ballerini effettuavano nel marcare il triplo passo a terra, una specie di suono onomatopeico scandito dal tempo delle percussioni.
La popolarità dello stile in breve tempo guadagnò l’avanguardia in tutta l’isola e in seguito negli altri paesi.
A partire da 1953 il cha cha cha entra stabilmente tra le danze standard Latino Americane e viene regolarmente eseguito durante le gare internazionali.
Nonostante il Cha Cha Cha sia di origine prettamente Cubana questo stile si differenzia molto da quello appartenente alle danze caraibiche in quanto il cha cha cha Latino da gara deve rispettare diverse regole e protocolli: la postura, soprattutto delle gambe, è rigida e stirata, i movimenti sono scattosi e le coppie eseguono sequenze di figure prestabilite sempre più complesse e coinvolgenti.
Il Cha Cha Cha approda in Italia nel 1960 anche grazie alla partecipazione della soubrette statunitense Abbe Lane nel film "Donatella" da cui tutti ricordiamo il famosissimo successo musicale "Cha Cha Cha della Segretaria".
Dalle origini controverse e dalle molteplici contaminazioni di stili (Mambo, Rumba, Danzon e Son) il Cha Cha Cha si è fatto strada velocemente nel tempo e resta ancora oggi il ballo di coppia per eccellenza tra le discipline delle Danze Latino Americane.