Dalle origini afro-americane e dall'animo Jazz il Jive si può definire come il "Padre" del Rock and Roll acrobatico dove stile e performance ne fanno uno dei balli più prestigiosi a livello internazionale.

Conosciuta anche con il nome di "Jive Jazz" questo stile fu introdotto negli anni 40 dagli afroamericani in nord America. E' una variazione molto vivace del Jitterburg, una forma di ballo del Lindy Hop.
All'epoca le orchestre statunitensi erano alla continua ricerca di nuovi stili musicali con i quali distinguersi, così il direttore d'orchestra Benny Goodman fece degli esperimenti: cambiando e spostando gli accenti musicali del Foxtrot (stile già conosciuto in America) ottenne il ritmo della musica Swing.
Così i ballerini iniziarono a formulare passi e movimenti adattandosi al nuovo ritmo musicale, realizzando figure che si ispiravano al Lindy Hop (prima versione del Rock and Roll).
In seguito, durante la seconda guerra mondiale, i soldati americani diffusero questo stile tra gli europei che aggiunsero figure e varie modifiche tecniche con revisioni e perfezionamenti stilistici per le gare sportive. In Francia il nuovo ballo venne chiamato Be-Bop, in Italia Boogie Woogie e nel Regno Unito Jive.
I ballerini di Jive sono dotati di ritmo, coordinazione ed elasticità: è un incessante susseguirsi di calcetti in aria e chassè, giravolte e movimenti dinamici dove mani e braccia hanno un ruolo importante quanto quello delle gambe.
Oggi il Jive con il suo stile inconfondibile e con la sua impronta semi-acrobatica sa offrire al pubblico uno spettacolo così inebriante da far venire voglia di scendere in pista a scatenarsi.